sabato 12 giugno 2021

La Tiamina (Vit. B1) - prima parte

 La tiamina, denominata anche vitamina B1, è compresa nelle vitamine del 
gruppo B ed è anche stata la prima ad essere scoperta.

E' una molecola molto solubile in acqua, meno nell'alcol e non solubile nei solventi 
grassi.
E' stabile in un ambiente a bassa umidità mentre tende a degradarsi in un ambiente
umido.
E' inattivata dalle soluzioni alcaline e dal calore.

Chimicamente è formata da un anello tiazolico e da uno pirimidinico uniti tra loro 
da un ponte metilenico.
La tiamina contiene azoto e zolfo (gruppo amminico e gruppo sulfonato).

La vitamina presenta tre derivati fosforilati : monofosfati, difosfati e trifosfati.
Le molecole più importanti per la sua attività sono la tiamina pirofosfato (TPP) 
che possiede due gruppi fosfato nella catena laterale e la tiamina trifosfato (TIP
con tre gruppi fosfato.

La deficienza della vitamina può essere dovuta ad una sua carenza nella dieta, 
alla presenza di antagonisti della tiamina nell'alimento o ad una sua distruzione 
durante la lavorazione del cibo.

Storicamente il beriberi è la prima patologia da deficienza di tiamina segnalata 
nell'uomo.
La malattia, già conosciuta dall'antichità, ha incrementato notevolmente la sua
frequenza dopo il 1870 in coincidenza con l'aumento del consumo di riso bianco 
specialmente tra le popolazioni del sud-est asiatico.
In principio la mortalità della malattia era elevata perché non era conosciuto nessun
rimedio.

Il primo tentativo di curare il beriberi fu compiuto dall'ufficiale medico della marina
giapponese  K.Takaki , il quale, integrando l'alimentazione a base di riso bianco con 
altre fonti di cibo, riuscì a diminuire in modo significativo la frequenza della malattia.

Nel 1890 l'olandese C. Eijkmann riprodusse i sintomi del beriberi (polineurite) nei
polli alimentandoli con riso bianco e risolvendo la patologia con la somministrazione
di riso integrale.
Eijkmann postulò che nel riso bianco fosse presente un batterio che provocava il beriberi.

Qualche anno più tardi l'inglese  F.G. Hopkins ipotizzò che nella diete anti beriberi 
fossero presenti particolari sostanze, non ancora identificate, che chiamò "fattori
alimentari accessori".
Nel 1911 C. Funk estrasse dal riso integrale una sostanza che preveniva e curava
la malattia. Questa sostanza conteneva un gruppo amminico e pertanto Funk la 
chiamò amina della vita da cui il termine vitamina.

Nel 1926 due chimici olandesi  B.C.P. Jansen e W.FDonath isolarono e 
cristallizzarono il fattore anti beriberi e lo denominarono tiamina. E' stato questo  
il primo isolamento di una vitamina.
Infine nel 1936 R. R. Williams e collaboratori determinarono la struttura chimica 
della tiamina e successivamente la sintetizzarono.